La memoria dei luoghi...
Inizia la pulizia dei terreni sulla Collina di Mattie per i nostri futuri campi di Lavanda, Elicriso e Rosmarino. Dai rovi emergono muri, sostegni in pietra delle antiche vigne, piante di ciliegie, di fichi.. Tutti segni dell'intensa attività dell'uomo che per molti secoli ha segnato questi assolati versanti. Prima del totale abbandono degli ultimi decenni. Dalla pulizia emerge anche un grande masso erratico lasciato come ricordo dal ghiacciaio della Valle di Susa nel suo ritiro al termine dell'ultima glaciazione...
La Collina di Mattie, o Cree di Cou, è un piccolo rilievo di forma allungata, modellato dall’azione dei ghiacciai che separa la conca di Mattie dal fondovalle della Val di Susa. La particolarità è che, pur essendo sul versante esposto a nord della valle, dal lato dell’”inverso”, il Cree di Cou presenta un versante particolarmente soleggiato. Per questo motivo è sempre stato prezioso per gli abitanti, che, nel corso dei secoli, hanno plasmato i suoi fianchi costruendo una infinità di muri a secco, di terrazzamenti, di mulattiere per sfruttare il suo clima particolarmente dolce, a dispetto del resto del territorio di Mattie, ombreggiato e molto freddo in inverno. Si dice che nella prima metà del novecento la collina fosse “un giardino” fiorito e coltivato in ogni angolo. Poi l’abbandono delle attività rurali, quelle faticose, fatte completamente a mano, lontano dalle strade e dagli accessi facili, hanno
causato un progressivo, ma quasi totale abbandono dell’intera collina. Hanno resistito solo due piccole coltivazioni. A queste, negli ultimi mesi, si è aggiunto il nostro progetto per i futuri campi di piante officinali.
Efrem
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