La Grifola frondosa o Maitake , è un fungo dall’aspetto lanuginoso che cresce sui tronchi deli alberi morenti di molte piante latifoglie.
Ha eccellenti proprietà terapeutiche e agisce soprattutto sul sistema immunitario e sul metabolismo.
E’ dunque un fungo saprofita e parassita, che si nutre di alberi vivi oppure di legni marcescenti.
Cresce bene nei climi umidi e non troppo freddi.
Ha un robusto gambo di colore bianco da cui partono numerosissime ramificazioni che finiscono in altrettanti cappelli di colore marrone grigiastro, con forma di ventaglio e margini ondulati.
Alcuni dei nomi tradizionali del maitake derivano proprio dal suo aspetto arruffato, che l’ha fatto paragonare alle penne di una gallina, in alcuni luoghi è anche chiamato “re dei funghi” per via delle sue grandi dimensioni.
Il nome latino, grifona frondosa, deriva invece forse dal Grifone un animale mitologico con le penne di un’aquila e la coda di un leone, e dall’aggettivo e dalla forma di foglia, per via dell’aspetto dei corpi fruttiferi.
Le principali sostanze bioattive contenute nel maitake, alle quali si possono attribuire la maggior parte delle sue virtù terapeutiche, sono i polisaccaridi.
Secondo alcuni ricercatori la struttura dei polisaccaridi del maitake è del tutto particolare e diversa rispetto ad altri funghi medicinali.
Inoltre nel maitake si trovano vari Sali minerali, tra cui potassio, ferro e magnesio.
Contiene proteine e aminoacidi, vitamine B1, B2 e B3, e un precursore della vitamina B12.
Nella medicina cinese e in Giappone il Maitake era considerato soprattutto un tonico, capace di migliorare tute le funzioni organiche, aumentare la vitalità, stimolare le difese naturali e correggere l’ipertensione.
Questo fungo aiuta a perdere peso perché riduce l’accumulo di grasso nel fegato e nei tessuti. Si usa nel trattamento dell’obesità e nel sovrappeso.
Il maitake tiene sotto controllo la glicemia perché aumenta la sensibilità all’insulina e stimola le cellule a usare al meglio le riserve di glucosio.
Gli effetti più marcati del maitake si esplicano a livello del sistema di autodifesa dell’organismo. Indagini in vitro infatti hanno dimostrato l’azione citotossica di questo fungo, grazie ad alcuni enzimi che bloccano il metabolismo della cellula tumorale, facendola morire.
I suoi principi attivi inoltre sarebbero efficaci per limitare il rischio di metastasi .
L maitake sarebbe utile in particolare, contro i tumori delle mammelle, zona uro-vescicale e polmoni.
Inoltre il fungo vanta effetti antivirali, utili per tutti ma in particolare per pazienti oncologici r con immunodeficienze.
Insomma il Maitake è considerato il Re dei funghi micoterapici proprio per le sue grandi proprietà polivalenti.
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